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L'ansia da separazione

 

L’ansia da separazione è un disturbo di natura ansiosa legato alla persistenza di un legame di attaccamento primario ( di cure e dipendenza materna) che si protrae oltre la pubertà. Si manifesta con comportamenti sgradevoli quando il cane viene separato dalla persona oggetto di attaccamento.

Ci sono molte altre condizioni patologiche che si traducono in comportamenti non graditi dai proprietari quando il cane viene lasciato da solo, queste affezioni e l’ansia da separazione vengono raggruppate sotto il nome generico di “ disordini della separazione”. Ma l’ansia da separazione è una condizione rara, non va confusa con le altre patologie che presentano sintomi simili, perché la terapia è diversa e richiede quindi un’anamnesi accurata.

Sintomi

Le manifestazioni ansiose legate alla scomparsa della persona oggetto di attaccamento sono le seguenti:

-Eliminazioni inappropriate: le feci sono in genere molli e disseminate;

-Distruzioni di oggetti: hanno lo scopo di cercare gli odori appartenenti al proprietario.

-Vocalizzazioni: si tratta di guaiti e non di latrati.

-Possono comparire attività di sostituzione come leccamento delle zampe o il mordersi la coda.

-Spesso il cane durante l’assenza del proprietario non mangia ne beve, ma lo fa solo al suo ritorno.

La persistenza di atteggiamenti infantili è un sintomo costante. Si possono osservare:

-Inviti al gioco continui e inopportuni

-Ritardo nella maturazione sessuale

-Sottomissione attiva con:

• minzioni emotive

• tentativi di leccamento delle mani

-Uggiolii durante le carezze

-Esplorazione orale

Al ritorno del proprietario dopo un periodo più o meno lungo di separazione, il cane lo accoglie con manifestazioni d’entusiasmo eccessive se paragonate ad un soggetto equilibrato:

• Salta addosso al proprietario

• Scodinzola in maniera esagerata muovendo tutto il corpo

• Guaisce e abbaia

• Cerca giocattoli e li esibisce invitando al gioco

 

In casa il cane segue morbosamente la figura di attaccamento ovunque, tentando di mantenere un contatto fisico prolungato.

Nell’ansia da separazione non c’è guarigione parziale: il problema si risolve completamente o resta tale.

La terapia essenziale da mettere in atto è quella del distacco coadiuvata da quella feromonale.

Essendo un problema comportamentale strettamente legato al rapporto con la figura di attaccamento, per la riuscita della terapia comportamentale è fondamentale che il proprietario sia motivato a mettere in atto il distacco. L’ostacolo più grande è la compassione da parte dei proprietari che deriva dall’amore verso il cane e dallo smisurato affetto che questo dimostra quando è con il proprietario. Bisogna capire che il cane affetto da ansia da separazione, vive il distacco come un vero e proprio trauma , portandolo ad uno stato emotivo di forte stress che se trascurato può pregiudicare pesantemente il buono stato di salute fisica e psicologica del cane.

Per prevenire l’ansia da separazione è bene fissare delle regole fin dall’arrivo in casa del cucciolo. Si possono stabilire delle zone riservate solo ai proprietari e a cui al cane è vietato l’accesso, permettendogli cosi di gestire la solitudine e la separazione. Bisogna evitare di rendere “rituali” gli arrivi e le partenze da casa. Salutarlo quindi senza eccedere nelle feste è un buon modo per non rendere il distacco drammatico. Approfondire il rapporto con il proprio cane senza trascurare la gerarchia.

Amare il cane del giusto amore è un buon modo per curare e prevenire problemi comportamentali del nostro amico a quattro zampe.

Alessandro Franchi  

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